Warm Bodies di Isaac Marion 2

R. sembra apparentemente uno zombie come tutti gli altri, finché non assaggia il cervello di Perry: i ricordi del ragazzo gli compaiono vividissimi nella mente ed è come se la sua mente e il suo essere si insinuassero in lui.  Quando voltandosi R. vede Julie, la fidanzata di Perry, prende una decisione che cambierà per sempre il mondo: decide di salvarla e di proteggerla. Diventa uno zombie cosciente, uno zombie con degli scrupoli: inizialmente queste sensazioni, questo suo modo di essere, sono limitati al suo rapporto con Julie, ma pian piano R. sembra tornare una persona.

Ho accettato questa umanizzazione dello zombie, apprezzando la sua originalità: non sono però riuscita a mandar giù l’atteggiamento di Julie nei suoi confronti. Lo so, non ci si deve fermare alle apparenze, ma come si può rimanere noncuranti di fronte a un cadavere in decomposizione che ti parla, ti tocca, ti abbraccia? 

Lo so, anche i vampiri sono morti, ma almeno non rischiano di perdere brandelli di carne mentre camminano! La relazione zombie-umana non è una situazione che al momento riesco a figurarmi senza disgusto. È un peccato perché la storia d’amore che Marion descrive è molto bella e intensa: bisogna però riuscire a sorvolare sulle condizioni della parte maschile, cosa per cui al momento non sono evidentemente ancora pronta.

La narrazione è un po’ lenta ma il romanzo è ben scritto e ho apprezzato molto l’idea di inserire, a inizio di ogni capitolo, l’immagine di una diversa parte del corpo.

In definitiva un buon romanzo, che apprezzerete molto più di me se riuscirete ad accettare l’idea di una ragazza che si lega a uno zombie.